ERUZIONE DELLO STROMBOLI

L’eruzione dello Stromboli

Stromboli è nota, frequentata e abitata fin dall’antichità remota di cui è noto l’importante villaggio preistorico di San Vincenzo, e la sua economia si è sempre fondata sulle produzioni agricole tipicamente mediterranee: olivo, vite (malvasia coltivato basso in giardini terrazzati), fichi – e poi sulla pesca e sulla marineria. Fino al XIX secolo questa economia fu fiorente e Stromboli arrivò a contare circa 2 700 abitanti, precisamente nel 1891, secondo i dati ufficiali a disposizione (fonte Mastriani e ISTAT).


Il peggioramento delle condizioni economiche seguito all’unità d’Italia, il ripetersi di eruzioni e terremoti (in particolare l’eruzione del 1930) e infine l’attacco della peronospora che negli anni trenta sterminò la più redditizia coltura locale, quella della vite, fecero sì che una grandissima maggioranza degli strombolani prendesse la via dell’emigrazione, soprattutto verso l’Australia e l’America e l’isola rischiò seriamente di restare abbandonata.

Venne riscoperta dopo la guerra da Roberto Rossellini che, con il film del 1949 Stromboli terra di Dio (con protagonista femminile la giovane Ingrid Bergman), portò l’isola e la sua straordinarietà all’attenzione del pubblico.
Il vulcano è chiamato dai suoi abitanti (gli strombolani) Struògnoli, o anche Iddu (Lui in siciliano), in riferimento alla natura divina che un tempo era attribuita ai fenomeni naturali incontrollabili.

Il nome proviene dal greco antico Στρογγύλη (rotondo) per via della sua forma. In siciliano strummulu significa trottola.
Stromboli dà il nome a un tipo di vulcani caratterizzati da un’attività vulcanica effusiva detta stromboliana.